Astigmatismo irregolare e cheratocono: cause, correzioni e trattamento

Qual è la relazione tra astigmatismo irregolare e cheratocono? Quali sono le caratteristiche dei due difetti visivi e quali sono le soluzioni esistenti per questi difetti ottici?

 

Se ti è stato diagnosticato questo difetto visivo, probabilmente ti porrai queste domande ogni giorno. Trovare una soluzione può essere complesso, ma non impossibile. Per aiutarti, nel nostro articolo parleremo di:

  1. Le caratteristiche dell’astigmatismo irregolare
  2. Le soluzioni per correggere l’astigmatismo irregolare e cheratocono
  3. Conclusioni

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Le caratteristiche dell’astigmatismo irregolare

Per astigmatismo irregolare si intendono tutti quegli astigmatismi (di solito corneali) che si presentano in modo diverso da come normalmente ci si attende, con una superficie ottica che non segue una regola geometrica, un’armonia nella sua forma.

 

Per ben comprendere l’astigmatismo irregolare è bene partire da quello regolare che rappresenta il riferimento principale ed è la norma per la maggior parte degli astigmatismi.

 

Nell'astigmatismo regolare abbiamo due assi ortogonali fra loro ruotati appunto di 90 gradi. Il caso più frequente è l’astigmatismo (regolare) definito “secondo regola”, dove abbiamo il meridiano orizzontale più piatto e quello verticale più curvo che danno origine ad un astigmatismo con asse negativo a 180 gradi.

 

Una cornea siffatta ha una forma ovalizzata definita torica. La qualità imperfetta dell’immagine di questo sistema ottico (occhio), può essere efficacemente corretta da una lente torica (astigmatica) che andrà ad annullare gli effetti di sfocatura derivanti da questa curvatura che si discosta da quella sferica, ideale per ottenere un’immagine nitida, puntiforme.

 

occhio con astigmatismo

 

Quando gli assi dell’astigmatismo non sono perpendicolari fra loro siamo i presenza di un astigmatismo irregolare. Ad esempio potremmo trovare un asse principale orizzontale a 180 gradi e l’altro a 75 gradi (invece che a 90 come da aspettative).

 

Un’altra caratteristica dell’astigmatismo irregolare è quella di avere una curvatura che cambia nello stesso meridiano; ad esempio prendendo in esame il meridiano verticale avremo una curvatura diversa nella parte inferiore rispetto a quella superiore.

 

L’astigmatismo irregolare normalmente non è congenito ma acquisito nell'arco della vita.

 

Può essere l’esito di traumi, infezioni corneali (cheratiti), interventi chirurgici, sindrome da occhio secco, oppure il cheratocono, che è l’esempio tipico ed anche la manifestazione più seria di astigmatismo irregolare.

 

La strumentazione più efficace per verificare l’astigmatismo irregolare è il topo-aberrometro, un topografo corneale computerizzato abbinato ad un aberrometro per valutare quanta “distorsione” provochi l’astigmatismo irregolare.

 

 

mappa_cheratocono-(1)

Mappa del cheratocono

 

Il cheratocono, come si evince dal nome stesso, è caratterizzato dall'avere una cornea che assume una forma a cono, che si appuntisce, che aumenta la propria curvatura in un una sua porzione, generalmente nella parte inferiore.

 

Questo cambiamento di forma che come abbiamo detto di solito non si trova nel centro corneale ma più in basso, non si manifesta in modo dolce, armonico, ma appunto in modo irregolare, come una gobba deformata, e questo rappresenta una grossa difficoltà per la sua correzione con lenti da occhiali. Colpisce una persona su 500 ed è caratterizzato da una certa ereditarietà.

 

Soluzioni per correggere l’astigmatismo irregolare e cheratocono

Le lenti da occhiali possono essere costruite facilmente per gli astigmatici, purché l’astigmatismo sia regolare. Quando è irregolare e sono presenti forti aberrazioni le lenti toriche funzionano poco e male.

 

In tutta verità la ricerca e l’industria ottica hanno provato a costruire lenti da occhiali aberrometriche, cioè lenti che possano annullare o quantomeno ridurre le aberrazioni prodotte da un astigmatismo irregolare come il cheratocono ma con scarsi risultati a fronte di costi molto elevati.

 

 

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La soluzione migliore per risolvere il problema derivante da astigmatismo irregolare e cheratocono in modo brillante ed efficace è rappresentata dalle lenti a contatto, che restituendo una superficie regolare all'occhio (come se si trattasse di una cornea artificiale) annullano il difetto di curvatura sottostante.

 

Le lenti che funzionano meglio in questi casi, specie se siamo in presenza di un cheratocono avanzato, sono le lenti a contatto semirigide (rigide gas permeabili) o ibride (semirigide al centro e morbide in periferia).

 

Nei cheratoconi meno avanzati possono funzionare bene anche delle lenti a contatto morbide speciali costruite con una curvatura interna ad hoc e con spessori maggiorati rispetto allo standard.

 

Se è vero che da un punto di vista della qualità ottica le lenti a contatto migliori sembrerebbero le RGP (rigide gas permeabili), queste hanno un comfort meno buono ed alcune persone non riescono a tollerarle.

 

Personalmente dopo un’esperienza clinica di quasi 40 anni spesso utilizzo le lenti ibride o gemellate che hanno la parte centrale RGP che dona una visione ottimale e la parte periferica morbida che fornisce il comfort necessario, un centraggio perfetto ed una stabilità eccellente. Quando è possibile non disdegno le morbide speciali che sono ancor superiori dal punto di vista della tollerabilità.

 

 

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Conclusioni

Quindi, riassumendo, da un punto di vista ottico-optometrico la soluzione migliore per la correzione dell’astigmatismo irregolare e cheratocono è rappresentata dalle lenti a contatto in quanto l’occhiale in questa particolare situazione non fornisce risultati soddisfacenti.

 

Dal punto di vista medico si è diffusa la tecnica del Cross Linking con risultati apprezzabili ed è un trattamento della cornea che ha l’intento di regolarizzarla e stabilizzarla per evitare peggioramenti visto che il cheratocono è solitamente una patologia progressiva, specie in età giovanile. 

 

La tecnica consiste nel rafforzare la cornea creando nuovi legami tra le fibre collagene che la costituiscono; così aumenta la sua resistenza meccanica. Questo avviene grazie all'azione di una vitamina, la riboflavina (vitamina B2) che, sottoposta all'azione dei raggi ultravioletti, rende più rigida la cornea stessa e meno soggetta a deformarsi.

 

Un’altra tecnica di tipo medico, ma poco diffusa, è quella che consiste nell’impiantare degli anelli intrastromali nel tessuto corneale per distendere e regolarizzare la cornea stessa. 

 

La soluzione ultima quando non è più possibile ricorrere alle altre tecniche è rappresentata dal trapianto di cornea che comunque ha la sua complessità ed i suoi rischi come da esempio il rigetto e va considerata quando tutto il resto non funziona più.

 

Riteniamo che la collaborazione tra l’optometrista e l’oculista sia quanto mai auspicabile per raggiungere i migliori risultati per la salute del soggetto affetto da cheratocono.

 

L’applicazione attenta e professionale delle lenti a contatto unita al Cross Linking effettuato dal medico oculista sono al momento la soluzione migliore per contenere e trattare questa patologia.

 

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Tags: astigmatismo

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