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Fotofobia: cause, sintomi e rimedi efficaci

Scritto da Marco Ciaroni | 14/04/17

La fotofobia è causata da condizioni e patologie che portano l'occhio a soffrire di ipersensibilità alla luce. Scopri i sintomi e i possibili rimedi.

 

Quando una luce troppo intensa entra all'interno dell'occhio, i fotorecettori retinici diventano sovrastimolati. Questa stimolazione produce un impulso elettrico che viene trasmesso al cervello attraverso le fibre del nervo ottico, generando così i sintomi della fotofobia.

 

Una persona che soffre di questo disturbo fatica a stare in luoghi dove la luce è intensa. Nei casi più gravi, anche l'esposizione a fonti di luce con bassa intensità, può provocargli fastidio.

 

Con questo sintomo la persona può anche soffrire di vista annebbiata, dolore agli occhi, arrossamento, lacrimazione oppure secchezza oculare.

 

Affinché la fotofobia venga diagnosticata è bene rivolgersi al proprio ottico/optometrista di fiducia. Questa figura sarà in grado di indirizzarti verso il percorso terapeutico più adatto e all'utilizzo di lenti specifiche in base alle tue necessità.

 

Per iniziare ad affrontare l'argomento, in questo articolo vedremo:

 

Che cos'è la fotofobia?

Il termine fotofobia è l'unione di due termini greci, phōs e phóbos, che significano rispettivamente "luce" e "paura".

 

Questa condizione è un'intolleranza alla luce, nella quale l'esposizione può portare disagio o dolore a chi ne soffre.

 

La fotofobia, è bene ricordarlo, non è una malattia, ma un sintomo tipico di:

  • Condizioni gravi (distacco della retina e/o cataratta)
  • Condizioni di più semplice risoluzione (congiuntivite)

A volte è anche il sintomo di altre condizioni che non coinvolgono gli occhi in maniera diretta come il mal di testa.

 

 

 

A cosa è dovuta la fotofobia?

Sono molte le cause che possono far insorgere la fotofobia. Alcune sono situazioni più rare altre più consuete.

Tra queste troviamo:

  1. Albinismo - Chi è nato con questa condizione è predisposto geneticamente ad avere un deficit di pigmentazione nell'iride dell'occhio. Questo aumenta le possibilità di soffrire di fotosensibilità

  2. Assunzione di specifici farmaci - Alcune medicine che vengono prescritte possono rendere l'occhio più sensibile alla luce

  3. Assunzione di droghe - Assumere cocaina o amfetamine inducono una condizione midriatica, ovvero una dilatazione pupillare che porta ad avere un diametro eccessivo per la quantità di illuminazione presente, con conseguente fastidio alla luce

  4. Occhi chiari - Chi nasce con gli occhi chiari può avere una sensibilità alla luce maggiore di chi, invece, possiede gli occhi scuri. La causa, in questo caso, può essere la minore concentrazione di melanina

  5. Luce intensa - Quando una persona ha problemi alla cornea e/o al cristallino, la luce emessa da una sorgente luminosa interagisce con i suddetti mezzi ottici, i quali deviano il percorso della luce diffondendola e/o concentrandola sulla retina. Queste modifiche indotte alla luce che attraversa l'occhio, possono provocare fotofobia

Esistono poi tutta una serie di cause patologiche, tra queste ricordiamo:

  • Cataratta
  • Congiuntivite
  • Traumi all'occhio
  • Uveite
  • Distacco della retina
  • Meningite
  • Encefalite
  • Spondilite anchilosante
  • Carenza di vitamina B2 o di magnesia
  • Mal di testa
  • Influenza

Altre condizioni esterne possono, infine, causare fotosensibilità come la chemioterapia, l'abuso di alcol oppure l'uso prolungato di benzodiazepine.

 

Come capire se si è fotofobici?

Per capire se si è affetti da questa condizione bisogna sottoporsi a un esame oftalmologico, utile a valutare o meno la presenza di questo fastidio.

 

La visita parte dall'analisi dei sintomi, che permettono di comprendere meglio quale sia la causa. Questi sintomi possono essere:

  • Tenere gli occhi socchiusi quando si è di fronte a una fonte di luce
  • Occhi che bruciano
  • Lacrimazione
  • Occhi che fanno male anche quando c'è poca illuminazione

Bisogna tenere presente che la fotofobia dipende da persona a persona. Ci sono, infatti, individui che risultano essere maggiormente sensibili alla luce forte, mentre altri sono infastiditi anche da sorgenti di luce più deboli.

 

Ai sintomi elencati si possono aggiungere altri tipi di segnali inviati dal nostro corpo che dipenderanno dalla causa scatenante della fotosensibilità.

 

 

 

Quanto dura la fotofobia?

Ti sarà ormai chiaro che la fotofobia può presentarsi come un fastidio agli occhi sia in presenza di una luce molto forte, sia dovuta a condizioni oculari specifiche.

 

Proprio per questo motivo, la fotofobia può avere una durata diversa da persona a persona in base a quale sia la causa sottostante in grado di scatenarla.

 

Molte volte, questo tipo di disagio può essere passeggero e risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno o settimana. Questo è il caso di una fotosensibilità causata da semplici irritazioni oppure infiammazioni come congiuntivite infettiva.

 

Se, infatti, la motivazione dietro questo sintomo viene trattata correttamente e in tempi rapidi, questa condizione tende a diminuire, fino a scomparire completamente.

 

Ma nel caso in cui la fotofobia sia dovuta a patologie dell'occhio più gravi, allora questo sintomo può persistere nel tempo e diventare anche cronico.

 

In ogni caso, è sempre importante rivolgersi a un professionista di fiducia in grado di identificare il collegamento tra sintomo e problemi oculari e avviare tempestivamente il trattamento più adatto alla tua specifica situazione.

 

Cosa fare contro la fotofobia?

Trattare la fotofobia significa lavorare sul trattamento dei sintomi associati per dare sollievo alla persona.

 

Questi trattamenti possono durare qualche giorno prima di ottenere un miglioramento sensibile. In generale, si può ridurre la fotosensibilità attraverso alcuni accorgimenti, come:

  1. Utilizzare occhiali da sole (possibilmente con antiriflesso)
  2. Usare dei cappelli con il frontino (o a tesa larga) che possano riparare dal sole
  3. Cercare di stare il più lontano possibile da fonti di luce intense

L'utilizzo di occhiali da sole di qualità con lenti specifiche è fondamentale!

 

Tra le lenti da utilizzare consigliamo:

  • Lenti fotocromatiche - Grazie alla loro struttura, risultano utili sia all'interno che all'esterno, riuscendo a diminuire il riverbero luminoso che proviene dalle superfici riflettenti

  • Lenti polarizzate - Utili soprattutto all'esterno, riducono l'intensità luminosa, migliorano la definizione delle immagini eliminando i riflessi che creano confusione e abbagliamento (es. sole sull'acqua, sole sull'asfalto ecc)

  • Lenti da sole antiriflesso - Risultano perfette per proteggere gli occhi dai raggi UV provenienti dal sole (i quali sono nocivi per la retina se eccessivi). Grazie all'antiriflesso donano una visione più nitida in condizione di alta e bassa luminosità

Ricordiamo, inoltre, che le lenti che possono aiutare nel trattamento dell'ipersensibilità alla luce possono avere vari colori.

 

Noi dell'Istituto Ottico Ciaroni sappiamo consigliarti sempre la lente più adatta in base alla tua situazione specifica. Prenota il controllo della vista per compiere il primo passo verso il trattamento della fotofobia con la scelta di lenti e occhiali adatti.