Cos’è la presbiopia? Tutti i problemi di questo difetto visivo

Avrete sicuramente notato che i bambini si portano gli oggetti vicino al naso per vederli meglio avendo una grande capacità accomodativa, mentre una persona che ha superato i 50 anni deve allungare le braccia per poter mettere a fuoco oggetti o caratteri di scrittura minuta. Vi siete mai chiesti a cosa è dovuto questo diverso comportamento? Dipende dal cristallino che, con il passare degli anni tende ad irrigidirsi, cioè a perdere flessibilità.

 

Procediamo con ordine…

 

Cos’è la presbiopia?

La presbiopia è una normale perdita di elasticità nel sistema di messa a fuoco dell’occhio. Tale perdita è a carico del cristallino, una lente naturale presente all’interno dell’occhio. Un difetto della vista come la presbiopia lo possiamo immaginare come fosse uno zoom che non riesce più a mettere a fuoco a distanza ravvicinata: tranquilli, è un fatto del tutto fisiologico, che continua a modificarsi nell’arco di tutta la vita.

 

Come funziona il cristallino?

Quando guardiamo da vicino, questa lente all’interno dell’occhio viene modificata nella sua forma e quindi nel suo potere di messa a fuoco attraverso il muscolo ciliare che diventa più curvo dando luogo ad una maggior potenza del cristallino.

 

La presbiopia si manifesta quando questo potere di messa a fuoco si riduce.



cos'è la presbiopia - occhio schematico visto in sezione 

Occhio schematico visto in sezione: nella immagine a sinistra vediamo il cristallino in posizione di riposo quando l’ occhio mette a fuoco in lontananza, nella immagine a destra vediamo il cristallino mentre sta accomodando per mettere a fuoco un oggetto vicino assumendo una forma più sferica. – Immagine tratta da wikipedia sotto voce presbiopia.

 


 

Quali sono i sintomi della presbiopia?

Dopo aver chiarito che cos’è, vediamo quali sono i primi sintomi della presbiopia, premettendo che i primi segnali si avvertono intorno ai 40-45 anni e si accentuano con il passare del tempo.

I sintomi più ricorrenti:

  • Difficoltà a leggere caratteri molto piccoli
  • Necessità di allontanare il testo di lettura o l’oggetto che si sta osservando
  • Necessità di illuminare ciò che si sta osservando
  • Necessità di strizzare gli occhi per vedere meglio
  • Mal di testa localizzato nella zona frontale e/o tempiale
  • Lacrimazione
  • Arrossamento
  • Fastidio/dolore nel bulbo oculare
  • Senso di nausea

 

Vi riconoscete in questi sintomi? Non abbiate paura!

Ricordatevi che questo problema non è una malattia, non bisogna farne un dramma, ma allo stesso tempo va gestito seriamente facendosi visitare e consigliare da un esperto.

 

Le figure professionali più idonee sono: l’ottico e ancor meglio l’optometrista perché saprà consigliare la geometria della lente più adatta alla persona a seconda delle proprie abitudini, necessità visive e lavorative.

 

Un esempio di presbiopia

Michela, una ragazza di 44 anni che segue uno stile di vita sano, da qualche tempo ha problemi di vista: ha gli occhi arrossati alla sera e fatica a leggere. Michela, sottoponendosi ad un esame visivo ha riscontrato una lieve presbiopia.

 

A tal proposito, le è stato consigliato un occhiale da utilizzare solo quando si trova in ufficio con lenti a profondità di campo che le permettono di vedere di nuovo benissimo anche i caratteri più microscopici, il monitor del computer ed anche il più piccolo movimento nella mimica facciale del suo cliente. Ora Michela, al contrario di prima, si sente di nuovo a suo agio e l’occhiale scelto con cura la rende più professionale e più interessante.

 


 cos'è la presbiopia


In questo diagramma potete vedere sull’asse verticale le diottrie di accomodazione disponibili e nell’ asse orizzontale l’ età della persona. Quando si scende sotto le 4-5 diottrie di accomodazione iniziano ad avvertirsi problemi di presbiopia – Immagine presa da wikipedia sotto la voce presbiopia. Come potete vedere dal grafico che collega l’età della persona al potere accomodativo, si raggiunge una criticità solitamente dopo i 40 anni.

 


 

Quali sono gli errori che vengono commessi più frequentemente?

Uno degli errori più frequenti che viene fatto indossando l’occhiale da presbite, se si tratta di un occhiale semplice, cioè monofocale (con una sola distanza di messa a fuoco), è quello di alzare lo sguardo e guardare più lontano rispetto alla distanza di lettura.

Il classico esempio è quello di chi sta leggendo o utilizzando uno smartphone e alza lo sguardo per guardare la TV che si trova a qualche metro di distanza, oppure di chi alza dalla propria scrivania e cammina senza togliere gli occhiali da vicino. Succede anche a tutti coloro che fanno un lavoro di accoglienza al pubblico ed alzano lo sguardo dalla propria postazione lavoro alla persona che sta entrando in quel momento.


Gli specialisti si trovano molto spesso a rilevare peggioramenti superiori alla media statistica, dovuti ad una cattiva gestione del problema. Molto spesso erroneamente le persone che non si sottopongono all’esame visivo specializzato, possono incorrere i seguenti errori:

  • Non si rendono conto di avere difetti di diversa entità nei due occhi
  • Scelgono un occhiale con correzione troppo forte (ipercorretto)
  • Scelgono un occhiale con correzione troppo debole (ipocorretto) 
  • Hanno una distanza interpupillare da vicino che si discosta dalla media e quindi non compatibile con quella standard presente negli occhiali da lettura premontati
  • Utilizzano l’occhiale in modo improprio, ad esempio per guardare la TV o un monitor di un computer che si trova a 60/70 cm e non a 35 cm, distanza per la quale era stato scelto autonomamente l’ occhiale.

Questi purtroppo sono solamente alcuni degli errori più frequenti che vengono riscontrati dagli specialisti della visione e cioè oculisti, optometristi ed ottici. Uno qualsiasi di questi errori può comportare un danno al proprio sistema visivo o quantomeno accelerare il normale indebolimento del sistema di messa a fuoco.

 

Sconsigliamo nella maniera più assoluta di cercare di risolvere il problema in modo autonomo senza l'ausilio di uno specialista acquistando da soli gli occhiali premontati che si possono trovare nei vari punti vendita non qualificati.

 

 

Quali sono le soluzioni ottimali?

Ultimamente vengono proposti anche interventi al laser per la correzione della presbiopia, ma questa forma di correzione non ha ancora raggiunto un elevato livello qualitativo: risulta costosa e comporta comunque dei rischi.


L’occhiale rimane la soluzione principe, la più semplice e la più collaudata. In particolare, per le persone emmetropi, cioè coloro che hanno sempre visto bene senza l’ausilio di occhiali, saranno necessarie delle lenti positive con poteri compresi tra 0.50 e 3.00 diottrie circa, a seconda dell’entità della presbiopia.


Un altro aspetto che va considerato, tenendo conto che ormai la maggior parte delle persone utilizza computer, tablet e smartphone, è la necessità di utilizzare lenti antiriflesso per una migliore e più confortevole visione: non è accettabile trascorrere tutta la giornata in ufficio utilizzando occhiali di qualità scadente, privi di trattamento antiriflesso, senza una centratura adeguata e spesso scelti senza una visita preliminare.

 

cos'è la presbiopia

 

Perché scegliere un occhiale multifocale?

Negli ultimi anni sono state perfezionate delle soluzioni che hanno di gran lunga superato i limiti dei normali occhiali monofocali. Ci riferiamo agli occhiali multifocali, conosciuti anche come progressivi e a quelli a profondità di campo, conosciuti come occhiali degressivi o “office” in quanto messi a punto per l’ambiente ufficio o comunque indoor. Queste soluzioni, più moderne, permettono delle prestazioni di gran lunga superiori a quelle tradizionali o troppo semplici, garantendo una visione sempre nitida alle varie distanze ed evitando peggioramenti causati da soluzioni non idonee.

 

Per poter ritornare a vedere nitido da vicino è necessario “aiutare” il sistema accomodativo di messa a fuoco oculare con occhiali o lenti a contatto. Una visione nitida migliora le prestazioni dell’individuo e riduce l’affaticamento, consentendo di svolgere il proprio lavoro in minor tempo e coltivare con soddisfazione i propri hobby.

Un esempio

Luca è uno sportivo, ha superato da poco i 50 anni, ma è sicuramente in gran forma. Quando pratica attività sportiva, ama mantenere il controllo mediante il suo cronometro dei vari parametri fisici. Da quando è diventato presbite però Luca fa difficoltà a leggere i piccoli caratteri dello strumento tecnologico. A tal proposito ha scelto di usare le lenti a contatto multifocali che, in circostanze come queste sono preferibili agli occhiali o comunque, possono essere una valida alternativa.

In conclusione…

Abbiamo visto che cos’è la presbiopia: un difetto della vista che non può essere considerato una malattia, ma è indubbiamente necessario tenerla sotto controllo e rivolgersi a specialisti del settore qualora ci si accorge di un progressivo peggioramento della vista.

 

Si sconsiglia nella maniera più assoluta di cercare di risolvere il problema autonomamente per non incorrere in seri danneggiamenti della vista.

 


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Tags: Presbiopia

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